Prima di partire per la Svizzera l'au pair deve firmare con la famiglia il contratto di collocamento alla pari. Esso precisa i suoi diritti e doveri e quelli della famiglia ospitante così come le condizioni di soggiorno quali durata, orari di lavoro, giorni di ferie, alloggio, corso di lingua, paghetta, ecc.
Le condizioni d'impiego devono rispettare le disposizioni espresse nel contratto normale di lavoro (CNL) per personale domestico valido nel cantone. Questo impone regole precise in merito agli orari di lavoro e al tempo libero.
Il contratto deve essere prodotto e firmato in tre copie. Una copia resta a all'au pair, una va alla famglia ospitante e la terza deve essere presentata all'autorità cantonale preposta al mercato del lavoro.
Risoluzione del contratto
Il contratto alla pari è valido per l'intera durata del soggiorno. Tuttavia si può decidere di recedere dal contratto au pair per esempio nel caso in cui non si andasse più d'accordo con la famiglia ospitante. In base alla legislazione svizzera il contratto prevede un mese di prova. Durante questo periodo il preavviso per risolvere il contratto è di 7 giorni. Al termine del periodo di prova il diritto di recesso può essere esercitato esclusivamente in forma scritta e deve rispettare un preavviso di un mese calcolato a partire dall'ultimo giorno di ciascun mese.
In caso di circostanze gravi potrà essere esercitato il diritto di recesso con effetto immediato, cioè senza obbligo di preavviso. In tal caso la comunicazione dovrà avvenire in forma scritta e dovrà essere motivata. Nel caso in cui la famiglia interrompa il contratto senza giusta causa e senza rispettare il preavviso imposto, l'au pair ha diritto a ricevere sia lo stipendio in contanti sia lo stipendio in natura per l'intera durata del contratto o almeno fino al termine del preavviso contrattuale. In questi casi l'au pair ha diritto anche a richiedere il risarcimento di eventuali danni venuti a crearsi a causa dell'interruzione illegittima del contratto..