Procedure d'ingresso per au pair in Norvegia

Che documenti sono necessari per il soggiorno alla pari in Norvegia? Di quale visto hanno bisogno gli au pair? Qui troverete informazioni dettagliate sul visto e le procedure d'ingresso.

Giovane donna con valigia in aeroporto

Annuncio importante riguardante il programma au pair in Norvegia

Il governo norvegese ha recentemente deciso di interrompere il rilascio dei visti alla pari a partire dal 15 marzo 2024.

  • Gli au pair avranno diritto a un primo soggiorno au pair solo se avranno registrato la loro domanda su udi.no entro e non oltre il 15 marzo 2024 e avranno fissato un appuntamento per presentare la loro domanda.
  • Se siete già in possesso di un permesso au pair, potete richiedere una proroga fino alla fine del periodo di due anni per cambiare famiglia ospitante.

Aggiorneremo le informazioni sul programma au pair in Norvegia sul nostro sito web non appena avremo più informazioni.

Per ulteriori informazioni e comunicazioni ufficiali, visitate il sito web dell'UDI.


Le disposizioni sono diverse per cittadini UE ed extra UE. 

UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria  

EFTA: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera

SEE: tutti gli stati UE più l'Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia

Extra UE: Cittadini provenienti da tutti gli altri paesi

Info per i cittadini UE/EFTA/SEE

Importante: I passaggi seguenti valgono solo per gli au pair che provengono da uno Stato UE o EFTA e il cui soggiorno in Norvegia durerà più di tre mesi.

Passo 1: L'au pair dovrà esser in possesso di un documento didentità valido

È importante che il passaporto o la carta d'identità dell'au pair abbia validità anche nei mesi immediatamente successivi al suo arrivo in Norvegia. Ne avrà infatti bisogno per il passaggio successivo (passo 2).

Passo 2: L'au pair dovrà recarsi presso la questura locale in Norvegia

Nel caso in cui l'au pair si fermasse per più di tre mesi in Norvegia, dovrebbe andare alla polizia e dichiarare la propria presenza. Per farlo, dovrà innanzitutto registrarsi online sull'apposito portale norvegese. Successivamente, dovrà presentarsi personalmente presso la stazione di polizia più vicina oppure recarsi al Centro servizi per lavoratori esteri.

All'appuntamento l'au pair dovrà presentare un passaporto o una carta d'identità valida, nonché la prova di non ricevere eventuali aiuti statali. Per dimostrarlo sarà sufficiente che il giovane mostri il contratto che regola il rapporto alla pari dell'au pair con la famiglia ospitante.

Se l'au pair soddisfa le necessarie condizioni, la registrazione andrà a buon fine e il giovane riceverà un certificato di registrazione. Il certificato viene rilasciato gratuitamente e non ha scadenza - in altre parole, non deve essere rinnovato.

 

 

Info per i cittadini extra UE

Passo 1: L'au pair avrà bisogno di un passaporto valido

Se sprovvisti di passaporto in corso di validità, i giovani non provenienti da stati UE, EFTA o SEE non potranno entrare nel paese. Di conseguenza, non potranno nemmeno fare richiesta di un permesso di soggiorno. 

Passo 2: Il contratto au pair firmato

Per fare richiesta del permesso di soggiorno (passo 3), l'au pair avrà bisogno di un contratto au pair valido. Il contratto andrà compilato in ogni sua parte e, dopodiché, firmato sia da voi sia dal giovane. Ricordiamo che all'interno del contratto andranno indicati anche i compiti che l'au pair dovrà svolgere. È importante, infine, che sia voi sia il ragazzo firmiate entrambe le copie del contratto.

Passo 3: Richiesta del permesso di soggiorno/lavoro

Per poter diventare un au pair in Norvegia, l'au pair avrà bisogno di un permesso di soggiorno. La richiesta del permesso di soggiorno varrà allo stesso tempo come richiesta per ottenere un'autorizzazione al lavoro. Nel momento in cui consegnerà il modulo di richiesta, l'au pair dovrà inoltre presentare i seguenti documenti:

  • un passaporto in corso di validità
  • il contratto au pair firmato dalla famiglia ospitante e dall'au pair
  • un documento che certifichi la nazionalità della famiglia ospitante (ad esempio una copia del passaporto di entrambi i genitori)
  • una copia del passaporto dell'au pair (nel caso in cui già si trovasse in Norvegia, all'interno del passaporto o su un altro documento dovrà essere indicata la data del suo ingresso nel paese)
  • una traduzione di tutti i documenti in norvegese o in inglese
  • una fototessera che soddisfi determinati requisiti

L'au pair dovrà tenere in conto che vi saranno anche delle tasse da pagare.

Oltre ai documenti sopraelencati, è possibile che al giovane venga richiesto di presentare altri documenti:

  • nel caso in cui il ragazzo facesse richiesta del permesso di soggiorno da un paese diverso dal suo paese di origine, dovrà dimostrare di aver soggiornato in quel paese legalmente nei sei mesi precedenti; 
  • nel caso in cui la famiglia ospitante fosse monoparentale, sarà necessario che presenti un documento che attesti il numero di ore o di giorni durante i quali il bambino sarà sotto la responsabilità del genitore;
  • nel caso in cui la famiglia si occupasse di presentare la richiesta per l'au pair, sarà necessario che presenti una dichiarazione del ragazzo nella quale autorizza la famiglia a farlo.

Nel caso in cui l'au pair allegasse delle copie di questi documenti alla propria richiesta, la famiglia dovrà ricordargli che dovrà comunque mostrare gli originali nel momento in cui presenterà la domanda.

Come presentare la richiesta per ottenere il permesso di soggiorno:

Se l'au pair non si trova in Norvegia, potrà presentare la richiesta presso un'ambasciata o un consolato norvegese. Potrà farlo sia nel proprio paese, sia nel paese in cui sta soggiarnando, a patto che possa dimostrare di avervi soggiornato legalmente nei precedenti sei mesi. In alcuni paesi è possibile presentare la domanda anche in una ambasciata svedese o danese. 

Nel caso in cui l'au pair, invece, stesse già soggiornando in Norvegia, solo in alcuni casi potrà presentare la sua richiesta

Sia che l'au pair presenti la domanda in Norvegia, sia che lo faccia tramite una ambasciata, è importante che lo faccia online. Registrandosi online, infatti, fisserà automaticamente un appuntamento con la polizia o con l'ambasciata, al quale dovrà presentare il proprio passaporto ed altri documenti.

Se l'au pair presentasse la propria richiesta presso un'ambasciata svedese o danese, dovrebbe farlo per iscritto. Il ragazzo dovrà poi mettersi in contatto con l'ambasciata, al fine di fissare un appuntamento al quale presenterà il proprio passaporto insieme ad altri documenti. 

In Norvegia gli au pair possono ottenere un permesso di soggiorno per un massimo di due anni. In ogni caso, il permesso viene rilasciato solo per il periodo effettivo in cui il giovane viene collocato alla pari. Nell'arco di questo periodo il giovane ha il diritto di entrare ed uscire dal paese ogniqualvolta lo desideri.

L'au pair proviene dalle Filippine? In questo caso avrà bisogno di un visto e di altri documenti per poter vivere un'esperienza alla pari in Norvegia. Per maggiori informazioni al riguardo, consigliamo alla famiglia ospitante di contattare l'ambasciata norvegese nelle Filippine o l'ambasciata filippina in Norvegia.

Passo 4: L'au pair avrà bisogno di una Residence card

Una volta che la sua richiesta verrà approvata, l'au pair riceverà una lettera nella quale sarà informato del fatto che dovrà occuparsi della cosiddetta Residence card (tessera di soggiorno). Possedere una Residence Card significa dimostrare di soggiornare in Norvegia legalmente. Nel momento in cui l'au pair riceverà la lettera, dovrà quindi andare in polizia per farsi prendere le impronte digitali e farsi fare una foto. Di norma la Residence Card si riceve nei successivi 10 giorni. 

Passo 5: Fissare un appuntamento dal medico per l'au pair

La legge norvegese prevede che gli au pair che non provengono né da paesi UE, né EFTA, né SEE facciano un esame della tubercolosi. La famiglia ospitante dovrà provvedere a fissare un appuntamento per far sottoporre l'au pair al test nei due giorni successivi al suo arrivo. È importante, infatti, che l'esame venga eseguito prima che inizi a prendersi cura dei bambini. 

Se l'au pair proviene da USA, Canada, Nuova Zelanda, Australia o Giappone, non sarà necessario che si sottoponga all'esame della tubercolosi.

Lavoriamo costantemente per tenere aggiornate le informazioni sui paesi ospitanti, ma non siamo in grado di garantire che tutti i contenuti siano completi e corretti. Hai notato che mancano delle informazioni o che ci sono delle sviste? Faccelo sapere!