Domande frequenti sul soggiorno alla pari in Germania

Qui troverai le domande più frequenti riguardo al soggiorno alla pari in Germania.

Fragen zu einer Landkarte von einem Menschen

 

La nostra au pair ha ricevuto il suo numero di identificazione fiscale.

La nostra au pair ha recentemente ricevuto il suo numero di identificazione fiscale dal Bundeszentralamt für Steuern (Ufficio delle imposte). A nessuno dei nostri au pair precedenti è stato mai assegnato. Significa che gli au pair sono tenuti a pagare l'imposta sul reddito?
Abel, famiglia ospitante tedesca

Vorremmo innazitutto farle presente che non possiamo fornire informazioni vincolanti dal punto di vista legale e non lo faremo.

Tuttavia, abbiamo condotto delle ricerche. Qui di seguito riportiamo ciò che l'ufficio delle imposte ci ha scritto: "Ogni persona con domicilio o residenza in Germania è soggetta all'imposta sul reddito. Per tale ragione, ognuno riceve un codice fiscale in modo da poter essere identificato. L'assegnazione di tale numero non implica nessuna conseguenza per la famiglia ospitante o per l'au pair. Potrebbero, tuttavia, esserci delle ripercussioni se l'ufficio delle imposte dovesse ritenere che esistano dei motivi per cui il giovane alla pari è tenuto a pagare delle imposte sul reddito.

Secondo le informazioni che noi abbiamo, gli au pair ricevono una paga bassa e quindi non devono presentare la dichiarazione dei redditi in Germania. Tuttavia, in caso di dubbio, sarà necessario esaminare ciascun caso individualmente. Per maggiori informazioni in merito bisognerà rivolgersi al proprio consulente finanziario.

Cosa fare in caso di risoluzione del contratto?

Io e la mia au pair non riusciamo proprio ad andare d'accordo. Ne abbiamo già discusso più volte insieme, ma non siamo mai riuscite a trovare un compromesso. In più le nostre aspettative sono completamente diverse. Vorrei poter risolvere il contratto anticipatamente. Quali aspetti devo prendere in considerazione?
Edna, famiglia ospitante tedesca

Riuscire a essere sincere l'una con l'altra rispetto alle proprie aspettative è sicuramente la cosa migliore da fare in caso di conflitti. Se nonostante tutto però non riuscite a trovare una soluzione e, dopo lunghe riflessioni, la decisione è comunque quella di risolvere il contratto anticipatamente, è importante che si rispettino i termini di preavviso indicati nel contratto. Nella maggior parte dei casi il periodo di preavviso è di due settimane. 

  • La famiglia ospitante deve cercare di essere sempre corretta con la ragazza. Chiederle che cosa ha intenzione di fare una volta che la vostra esperienza insieme si concluderà. La ragazza avrà infatti due alternative: trovare un'altra famiglia oppure tornare a casa.
  • Poiché in questo caso l'au pair aveva dovuto richiedere un visto per entrare in Germania, se decidesse di non optare per un'altra famiglia dovrebbe comunque lasciare il paese anche se il suo visto era stato rilasciato per un periodo di 12 mesi. Lasciando il paese prima dei 12 mesi non avrà più diritto a lavorare in Germania come au pair una seconda volta. Bisognerà fare presente questo aspetto.
  • Se l'au pair deciderà di andare a lavorare presso un'altra famiglia dovrà invece tener presente che il cambio di famiglia dovrà essere approvato dall'Ufficio immigrazione competente. Per sapere quali sono i criteri in base ai quali l'Ufficio immigrazione decide di accogliere o meno tale richiesta, è bene rivolgersi direttamente all'Ufficio immigrazione della propria città. Esistono infatti regole differenti da regione a regione.
  • Il cambio di famiglia deve avvenire senza passaggi intermedi, il che significa, tanto per fare un esempio, che l'au pair non potrà lasciare la famiglia e andare a stare da amici prima di essere accolta nella nuova famiglia. L'Ufficio immigrazione infatti potrebbe non acconsentire al cambio. In questa eventualità l'au pair dovrebbe lasciare il paese immediatamente.
  • Sappiamo che non è sempre facile in questo tipo di situazioni ma, se possibile, sarebbe meglio che la famiglia aiuti la propria au pair a trovare un'altra famiglia ospitante. Non appena l'au pair l'avrà trovata, bisognerà informare tempestivamente l'Ufficio immigrazione competente. Viceversa, la tua au pair potrà aiutare la famiglia nella ricerca di una sostituta.

Viviamo in campagna: possiamo comunque ospitare un au pair?

Sto riflettendo sulla possibilità di ospitare un au pair in famiglia, però, sono un po' preoccupata perché vivo fuori città, anzi per essere precisi vivo proprio in campagna. La città più vicina è a 40 km da qui, mentre il paese un po' più grande più vicino dista 14 km. È accettabile chiedere al giovane di percorrere 14 km in auto per raggiungere il corso? Esistono dei ragazzi che hanno ancora voglia di vivere in campagna?
Petra, famiglia ospitante tedesca

Purtroppo ha ragione, la maggior parte dei ragazzi preferisce le grandi città ai villaggi di campagna. Di conseguenza avrete sicuremente meno scelta rispetto alle altre famiglie. Tuttavia a voi serve solo una persona giusta con la quale vivere questa esperienza, per cui non dovete preoccuparvi. Ecco qualche consiglio per aiutarvi nella ricerca:

  • Cercate una persona sportiva e indipendente, magari qualcuno a cui piaccia stare all'aria aperta. Una persona che ama andare al cinema o fare shopping non farebbe per voi.
  • Cercate di sfruttare i testi del vostro profilo per presentare la vostra famiglia e per mettere in rilievo gli aspetti positivi del vivere in campagna. Quali sono le attività che è possibile fare vicino casa? C'è la possiblità di andare a cavallo? Si possono fare delle belle camminate?
  • Per il giovane che accoglierete è importante sapere se potrà usare l'auto per raggiungere, per esempio, la scuola di lingue. Com'è la situazione per quanto riguarda i mezzi pubblici? È l'offerta di treni e autobus buona? Tutti questi aspetti giocherebbero a vostro favore, per cui non dimenticatevi di inserirli nelle vostre descrizioni.
  • Il senso della frase "vivere in campagna" è diverso secondo il paese d'origine dell'au pair. In Canada o in Finlandia per esempio, vivere in campagna significa che la famiglia vive molto lontana da altri villaggi o dalle grande città. In Germania, un paese molto popolato, "vivere in campagna" ha un altro senso.

Nel vostro caso, la ragazza alla pari deve percorrere 14 km in macchina per poter frequentare il corso di lingua. La richiesta è del tutto ragionevole. Alla fine ciò che conta è che l'au pair si senta a suo agio nella vostra famiglia e che andiate d'accordo.

Test di lingua presso il consolato

Ho effettuato il test linguistico presso il consolato e purtroppo non ho superato la prova orale. Posso rifare il test?
Christina, au pair dagli Stati Uniti

Non abbiamo una risposta certa a questa domanda. Presso il consolato negli Stati Uniti dove Cristina ha preso parte al test era possibile ripeterlo. Tuttavia, non esiste nessuna regola valida per ogni rappresentanza consolare sul numero di volte in cui si può partecipare a tale test linguistico.

Il nostro consiglio è di informarsi presso il consolato tedesco nel proprio paese sulla possibilità di poter rifare il test in caso di esito negativo al primo tentativo. Ciascun consolato ha delle diposizioni specifiche in merito che quindi possono variare da paese a paese.

Possiamo scaricare fiscalmente i costi dell'au pair?

Sì, è possibile scaricare fiscalmente i costi dell'au pair, ma a una condizione: è necessario versare la paghetta direttamente al conto bancario dell'au pair. Per questo motivo, ti consigliamo di aprire un conto in banca in Germania a suo nome. Ti raccomandiamo di informarti direttamente presso la tua banca se esistono conti economici o gratuiti per giovani o studenti. Non dimenticare inoltre di chiedere al tuo commercialista informazioni relative alle eventuali imposte.