Genitori e lavoro: sempre in bilico sul filo dello stress

Fermiamo un attimo il tempo e osserviamo la piccola e pazza realtà nella quale siamo immersi. Qual è la forza che ci permette di affrontare l'infinita mole di lavoro quotidiana?

Una mamma al computer con in braccio sua figlia
, in Famiglie ospitanti

Vivere la quotidianità significa spesso camminare sulla linea di confine che separa due mondi. La riunione più importante della settimana è appena cominciata: è la vostra chiamata al successo, o alla sopravvivenza, a seconda dei casi. Presto però ricevete un'altra chiamata altrettanto importante.

In linea c'è vostro figlio che si lamenta perché il fratello maggiore non vuole condividere con lui l'iPad di famiglia. Non vi rimane scelta: dovete a tutti i costi trovare una soluzione alla "crisi dell'iPad conteso", ritornare − corpo e mente − alla vostra riunione, rispettare ogni scadenza prestabilita e, a un certo punto non sempre così definito, abbandonare finalmente l'ufficio.

Tutto ciò ha davvero un senso? Non per forza, soprattutto se dopo una giornata così stressante vi ritrovate al supermercato cercando di ricordare che cosa sia rimasto nel frigorifero di casa. Ma non è finita. Poco dopo avete raggiunto la cucina di casa per mettervi ai fornelli, controllate che i compiti siano stati svolti, cercate di rassemblare i pezzi sparsi qua e là della vita familiare e, se tutto va come dovrebbe andare, riuscite prima o poi a pronunciare la celebre frase: «Bambini! A nanna!».

Eppure non è ancora tutto.

Vostra madre vi telefona supplicandovi di passare un momento da lei, c'è l'email da scrivere agli amici che verranno a trovarvi nel fine settimana e, non da ultimo, sapete di dover dare una svelta occhiata ai documenti che vi serviranno per la presentazione dell'indomani.

Un momento. C'è un pensiero, un sentimento profondo, un bisogno impellente che non si schioda via dalla vostra testa: volete rilassarvi anche voi, trascorrere qualche ora con il vostro compagno o la vostra compagna; desiderate più di ogni altra cosa mettervi comodi sul divano in compagnia di un bicchiere di vino o di un film. Una combinazione dei due sarebbe il massimo...

Strategie individuali di Coping

Giornate così capitano spesso, anche se talvolta possono davvero raggiungere un limite. Ogni genitore conosce il proprio trantran e comprende appieno quanto sia fondamentale mantenere il delicato equilibrio che sussiste tra il fare molto (che va bene) e il fare troppo (che non va bene). 

A tal riguardo, ciascuno ha sviluppato tecniche personali. A noi piacerebbe conoscere alcune delle vostre, ad esempio:

  • Come gestite al meglio il tempo dedicato ai figli così da non considerarlo una fatica quotidiana in più? 
  • Come suddividete i compiti con il vostro compagno o la vostra compagna?
  • Avere un au pair fa davvero la differenza?
  • Come riuscite a mantenere un atteggiamento positivo nonostante le mille difficoltà?

Scriveteci e raccontateci la vostra esperienza. È un grande piacere poter raccogliere nel nostro blog le opinioni dei lettori per farle conoscere ai nostri membri e a tutti coloro che ci seguono. Partecipare è facilissimo. Non perdete l'occasione di condividere la vostra esperienza!

Il parere degli esperti

Secondo gli esperti, i genitori con un notevole carico di stress sia a casa sia sul posto di lavoro dovrebbero porsi due domande:

  • Quali sono le mie priorità?
  • Come posso separare o unire i differenti aspetti della mia vita?

A proposito di priorità. Sappiamo tutti di avere dei limiti. Eppure tale consapevolezza è così fortemente radicata in noi quanto lo è il desiderio di evadere. Non ci piace essere vincolati dalle catene, in particolare quando si parla di lavoro e famiglia.

Purtroppo, però, un atteggiamento così spavaldo non ci porterebbe da nessuna parte. È umanamente impossibile dare il massimo in ogni settore della vita. Il risultato potrebbe essere così pessimo da condurci dritti al burnout, biglietto di sola andata.

Il parere degli esperti in materia di gestione temporale è unanime: è necessario stilare una scala di priorità dei differenti ruoli che ricopriamo. Scendere a compromessi ci aiuterà non solo a stabilire le basi delle scelte che dovremo fare, ma servirà anche per costituire il giusto equilibrio tra i diversi valori che abbiamo deciso di prendere in considerazione. Come scoprire tuttavia quale ruolo ha più priorità rispetto a un altro?

Separare o unire i differenti ruoli. Alcune persone cercano di separare il lavoro dalla vita familiare, o ancora di porre una barriera tra la vita personale e quella professionale. Altre, invece, si trovano a proprio agio conciliando i vari aspetti. Spetta a voi la decisione di separare o unire i differenti ruoli che vi trovate ad affrontare. Per farlo, potreste basarvi su qualche semplice quesito: 

  • Saresti disposto/a a ricevere chiamate dai familiari sul posto di lavoro?
  • Una volta a casa, tieni il cellulare acceso o spento? 
  • Ti piacerebbe frequentare i tuoi colleghi al di fuori dalle ore lavorative, oppure no?
  • Parli del tuo lavoro con i tuoi figli, il tuo compagno/la tua compagna, o una volta chiusa la porta dell'ufficio preferisci lasciarti alle spalle la giornata?

Non c'è una risposta corretta o sbagliata a queste domande. Stabilire a priori i confini relativi ai differenti ambiti e attenersi con quanta più tenacia possibile agli stessi potrebbe rivelarsi ciò di cui avete bisogno per alleggerire le fatiche quotidiane.

Qual è la vostra opinione al riguardo?

Quando un au pair può fare la differenza

Come molti degli untenti di AuPairWorld sanno, il sostegno di un au pair può valere davvero molto. Tuttavia è bene non dimenticare che accogliere un nuovo membro in famiglia non significa rinunciare a una generale e più efficace organizzazione della quotidianità.

A tal proposito, ci piacerebbe sapere che cosa ne pensate. La vostra opinione è e rimarrà sempre un'insostituibile fonte di arricchimento per noi e per tutti i nostri lettori.