Olivia, come Mary Poppins, è inglese e ha portato in famiglia un tocco di magia

Ricordarsi di dire grazie e scusa, fare capire all'altra parte che la sua felicità è la cosa più importante, essere flessibili e sapere trovare compromessi, metterci una buona dose di organizzazione, aggiungere un po' di fortuna e un tocco di magia. Questa è forse la ricetta perfetta di mamma Federica per un soggiorno alla pari in Italia.

Federica dall'Italia gode del supporto alla pari

Siamo una coppia con due bimbi che nell’estate 2014 avevano rispettivamente 2 e 4 anni. Viviamo in campagna e siamo una famiglia molto attiva. Avevamo tanta voglia di accogliere una fetta di mondo in casa nostra, di condividere i nostri luoghi preferiti, di migliorare l’inglese, di imparare nuove ricette, di far assaggiare i nostri sapori. Invitare una ragazza alla pari che ci aiutasse nei mesi estivi ci è subito sembrata un’idea entusiasmante.

La prima ricerca, una delusione specie per i bambini

Trovare la ragazza giusta è stata la parte più complicata. Abbiamo deciso di scrivere un profilo dettagliato, preciso, puntando molto sull’importanza di una comunicazione schietta e sincera. Ciò nonostante, la prima ragazza con la quale abbiamo preso accordi per vivere questa esperienza, dopo alcuni mesi di e-mail e conversazioni su Skype ha improvvisamente interrotto ogni contatto senza dare spiegazioni in merito. Ci è molto dispiaciuto dato che i bambini le avevano mandato dei piccoli manufatti come regali di Natale e si erano affezionati all’idea che arrivasse da noi. Mi sentirei quindi di sconsigliare un eccessivo coinvolgimento dei bambini nei contatti in ampio anticipo rispetto alla data presunta di arrivo per evitare delusioni. Allo stesso modo in futuro preferirò iniziare le ricerche non prima di tre o quattro mesi rispetto al periodo prescelto come inizio dell'esperienza alla pari.

Per chi non demorde il successo arriva

La seconda ragazza che invece abbiamo contattato è stata fin da subito di una limpidezza totale. Ha disattivato il suo profilo subito dopo aver stabilito che eravamo reciprocamente felici di condividere un’estate alla pari insieme, ha acquistato i biglietti aerei, letto, compilato e firmato il contratto, inviato copia dei documenti di identità, ecc. Tutti segnali di maturità e serietà. Ho trovato molto importante il fatto che facesse molte domande su di noi e sui bambini, che si interessasse delle nostre abitudini, aspettative, stile di vita e che fosse lieta di rispondere a ogni domanda in modo aperto e appassionato. Fin dai primi messaggi Olivia è stata un sublime connubio di professionalità e simpatia.

Una buona dose di organizzazione e gli intensi primi giorni

E’ stato utile partire con una buona dose di organizzazione per poter contare su primi giorni spensierati in cui fare serenamente conoscenza senza altre preoccupazioni. Le pratiche burocratiche erano già pronte per la dichiarazione di ospitalità, la cameretta funzionale e accogliente con biancheria di ricambio, pc, wifi, sconti per musei, un cellulare con SIM italiana attiva, copia del contratto, cartine dei paesi limitrofi, orari dei treni e degli autobus, piano di lavoro settimanale, numeri di telefono per le emergenze, libri in inglese, cancelleria, qualche piccolo regalo, ecc. Non meno importante è stato coinvolgerla in ogni attività della famiglia, pur lasciandole la totale libertà di non partecipare qualora non fosse interessata. Abbiamo voluto farle sapere ogni giorno che poteva contare su di noi per qualsiasi necessità, che la sua felicità era per noi la cosa più importante assieme alla serenità e alla sicurezza dei nostri figli.

I bambini non capivano niente di quello che diceva, ma li ha subito rapiti con la sua dolcezza e la sua fantasia

I nostri figli sono bimbi ben socializzati ma inizialmente diffidenti verso chi non conoscono. Eppure ricorderò sempre la prima serata a casa nostra di Olivia con i bimbi abbracciati a lei, rapiti dalle storie che mimava, raccontava, sussurrava sul divano. Non capivano una parola ma parlavano un comune linguaggio non verbale di gesti gentili, di risate contagiose, di affetto incondizionato.

Aspettative coerenti e tanta flessibilità, da entrambe le parti

Abbiamo fatto il possibile per permetterle di scoprire tutti i luoghi che voleva visitare (con noi o da sola), concedendole anche più giorni liberi del concordato. Allo stesso modo lei non si è mai tirata indietro per dare una mano in via eccezionale oltre agli orari stabiliti (mediamente 4 ore al giorno per 5 giorni a settimana). È stata sempre pronta a capire le necessità della famiglia. Livvy ci ha coccolato preparandoci dolci a sorpresa, riordinando la casa nonostante non rientrasse tra gli aiuti attesi, intrattenendo i bambini con gioia e spontaneità, inventando ogni giorno giochi meravigliosi.

Alla scoperta del mondo tra giochi e corse con Livvy

Livvy e i bambini hanno condiviso insieme mille esperienze: modellato la creta, litigato, cucinato muffin, nuotato nel mare e nel fiume, visitato siti archeologici, corso sui prati, raccolto lavanda, fotografato farfalle, riso, finto di essere i proprietari di castelli medievali, ballato su balle di paglia, dipinto coi piedi, pianto, mangiato gelati giganteschi, accarezzato mucche, assistito a spettacoli teatrali, cercato gnomi nei boschi, fatto capricci, rincorso conigli e tanto altro.

Livvy, una di noi

Lei è entrata a far parte della famiglia senza pregiudizi e con contagioso ottimismo, ha accolto col sorriso i nostri amici, i nonni, gli zii, i cugini. Noi siamo stati lieti di aiutarla a incontrare altre ragazze alla pari nelle vicinanze, ci siamo offerti di ospitare alcune sue amiche dal Regno Unito e i membri della sua famiglia per brevi vacanze.

Le cose belle bisogna dirsele e pure quelle brutte, se ci sono

Sia lei che noi non ci siamo mai risparmiati di dire “grazie” o “scusa”. Immagino che in alcuni momenti si sia sentita in difficoltà ma ha fatto del suo meglio in ogni istante e penso sia importante dire a una ragazza che vive questo tipo di esperienza “Oggi hai fatto davvero un ottimo lavoro, ti ringrazio di cuore”. A volte i bambini l’hanno messa a dura prova, a volte abbiamo fatto qualche sacrificio in più per accompagnarla dove desiderava, a volte ha avuto nostalgia di casa, nelle settimane in cui ha avuto numerose visite noi abbiamo vissuto alcuni momenti di fatica. Ma abbiamo riso fragorosamente ogni giorno, lei non è mai venuta meno agli impegni presi e ci siamo sempre sentiti parte della stessa famiglia. Livvy ha imparato l’italiano e noi abbiamo nettamente migliorato il nostro livello d’inglese ma questo è sicuramente secondario rispetto a quello che abbiamo guadagnato a livello umano: un’amicizia per la vita.

Con un tocco di magia ci ha conquistati tutti

Ha conquistato tutti noi, animali domestici compresi, e il nostro rapporto ha preso più forza a ogni momento condiviso. La sua presenza ha completamente cambiato la nostra estate rendendola speciale e indimenticabile. Olivia, come Mary Poppins, è inglese, è arrivata volando in un mattino ventoso e ha portato un tocco di magia nelle nostre vite.