Sapevo di voler un au pair ancor prima di partorire

Mamma Veronica dall' Italia ci ricorda che ogni cambiamento, come quello di accogliere un nuovo membro in famiglia, porta sempre con sé qualche difficoltà e che dedicare del tempo all'inserimento dell'au pair è un passaggio essenziale per vivere un'esperienza indimenticabile.

Canale fluviale di Venezia con barche

Sapevo di voler un au pair ancor prima di partorire

La decisione di accogliere un au pair è stata presa ancor prima che Pietro e Lorenzo venissero alla luce. La mia decisione è stata dettata da 2 ragioni: dare l’opportunità ai mie bambini di crescere con la conoscenza di due lingue (italiano e l’inglese) ed avere un aiuto ben distribuito nella settimana. Pur lavorando part time, infatti, ho la necessità di lavorare i fine settimana e in alcuni orari serali. Sia i mie genitori che i miei suoceri lavorano, per cui non riescono ad aiutarmi neppure nei momenti in cui i bimbi non stanno bene per influenze. La figura della ragazza alla pari, insomma, è fondamentale per la nostra famiglia.

Mi hanno suggerito di utilizzare AuPairWorld

Inizialmente ho chiesto informazioni ad una famiglia che stava vivendo questa esperienza. Ho avuto il nome del sito e  buoni suggerimenti (come per esempio: l’importanza della fotografia, la patente ecc.). Mi sono iscritta a questo sito ed ad altri 2, ma non c’è paragone AUPAIR WORLD è il migliore. Semplice, chiaro, molto facile per la navigazione e la ricerca della ragazza che delle varie burocrazie. Avrei voluto appoggiarmi ad una agenzia ma è molto oneroso (700,00) e l’iter è comunque molto simile.

Abbiamo avuto esperienze sia positive che negative

Abbiamo ospitato diverse ragazze. 2 di queste splendide, meravigliose. Sì, purtroppo abbiamo avuto anche persone non competenti, ma Rebecca la nostra ultima ragazza è la prova che pur avendo 18 anni è molto matura, è in gamba e i nostri figli la adorano.

Con due di loro sono state esperienze indimenticabili

Allison, la nostra prima ragazza, rimarrà per sempre nei nostri cuori. Una ragazza (18) brillante, solare, energica. Adorava Pietro e Lorenzo. Molto molto matura per la sua età. Rebecca, l’attuale ragazza, è una gioia averla tra noi e solo il pensiero che a breve terminerà ci rende un po’ cupi.

L'importante è creare un ambiente sereno

Abbiamo proposto alle ragazze un contratto aupair plus (40 ore), ma in realtà le ore lavorative sono circa la metà. La nostra politica è quella di far sì che l’ambiente sia il più possibile sereno. Da mamma, ritengo che l’occuparsi di 2 bambini di 2 ani è un ruolo non facile e molto molto impegnativo. Oltre a badare ai bambini, aiuta nelle piccole faccende domestiche (apparecchiare e sparecchiare il tavolo, aiutare a stendere).

La giornata tipo dei nostri au pair

Attualmente sono in ferie da 2 mesi, così pur mantenendo lo stesso contratto aupair plus (40 ore),la ragazza ha tantissimo tempo libero; ad ogni modo non avrei mai potuto spendere questi 2 mesi al mare da sola con 2 bambini senza l’aiuto di Rebecca. Durante il mio periodo lavorativo, la ragazza ha gli orari della settimana la domenica, questo permette sia a lei che a noi di organizzarci in modo ottimale. Durante il giorno, se lavora nelle prime ore, deve svegliare i bambini, preparare la colazione, cambiarli e portali fuori o farli il bagnett, o organizzare 2 ore di gioco. Alle 10.30 fare uno spuntino con un frutto e per pranzo dargli da mangiare, alle 2 metterli a nanna. Se lavora al pomeriggio, invece, deve svegliarli dal pisolino, dargli un frutto per merenda, cambiarli e portali fuori o preparare un attività ludica. Alla sera deve preparare il tavolo. Durante il nostro tempo libero, andiamo in piscina o al mare o al parco, gite in parchi naturali.

La nostra vita è cambiata in meglio!

La nostra vita è cambiata sicuramente in meglio, dando l’opportunità a me e a Simone di prenderci  del tempo per noi, avendo 2 bimbi piccoli le ore da dedicare alla copia sono poche, ma grazie alle ragazze abbiamo potuto concederci qualche cena a lume di candela. Io ho avuto la possibilità di proseguire la mia attività lavorativa che adoro. Ho ridotto gli orari ma nei momenti in cui i mie bimbi non stanno bene ho la possibilità di non rinunciare al mio part time e nello stesso tempo so che sono in ottime mani.

È importante iniziare col piede giusto

Beh, inizialmente non è mai facile. Ogni cambiamento porta delle difficoltà, ma con qualche accortezza tutto può diventare facile e piacevole. L’ingresso delle ragazze viene fatto sempre con molta cautela. I primi 2 giorni sono di pura vacanza. La prima settimana corrisponde a qualche ora di affiancamento alla mia figura e quella della ragazza, la seconda settimana viene affiancata solo a quella della ragazza che sta per concludere la sua avventura. I bambini affrontano questo periodo di transizione con tranquillità e serenità.

Siamo ancora in contatto con i nostri au pair e il rapporto che si instaura, oltre ad essere unico e bello, è indelebile.