Ho trovato una seconda famiglia

Melania dall'Italia ha deciso di raccontarci la sua prima esperienza da au pair. La sua storia inizia una sera di due anni fa per caso davanti al computer. È l'istinto che guida Melania nella scelta della famiglia e ora ci confessa di essere orgogliosa di poter dire di avere trovato una seconda famiglia! 

Melania e Cattedrale a Milano

Ciao, mi chiamo Melania, ho 29 anni e sono una ragazza italiana, per la precisione sono nata e vissuta a Napoli, prima di intraprendere la mia avventura come Au Pair.

Voglia di cambiare vita

Ho deciso di raccontare la mia storia perché credo sia ricca di significato e potrebbe essere un'ispirazione per tante altre persone. Due anni fa dopo aver concluso i miei studi universitari e fatto alcuni lavoretti nella mia città natale ho deciso di trasferirmi in un'altra città, volevo cambiare la mia vita, ma non avevo molti soldi, ho provato a cercare un lavoro all'estero ma è risultato molto difficile.

Parlavo poco l'inglese e pochissimo il francese

Una sera per caso mi sono ritrovata sul vostro sito, mi è sembrata una buona alternativa, anche se particolare, così senza pensarci troppo mi sono iscritta. Premetto che non avevo alcuna esperienza con bambini, se non con il mio fratellino più piccolo di 10 anni, non avevo neanche una città in particolare dove volevo andare così come preferenza ho messo alcune delle città più importanti d'europa. Allora parlavo poco l'inglese e pochissimo il francese, e proprio per questo mi sarebbe piaciuto trovare una famiglia che potesse insegnarmi una delle due lingue.

La mia storia inizia così

Dopo appena un giorno ho iniziato a ricevere varie mail di famiglie interessate al mio profilo, e dopo aver parlato con alcune di queste ho deciso di approfondire la conoscenza con una in particolare, una famiglia francese che viveva in Italia da qualche anno, a Milano, una scelta bizzarra lo so, ma per me era l'ideale, non avrei dovuto lasciare per forza il mio paese ma avrei potuto imparare un'altra lingua trovandomi in una città che lavorativamente poteva offrirmi molto, io ho studiato fashion design e il mio sogno era quello di potermi inserire appunto in una realtà del genere. Dopo qualche mail, scambio di foto, e un paio di telefonate ho deciso di partire, credo sia dipeso da una buona sensazione avuta sia da me che dalla famiglia. Bè da quel giorno è iniziata la mia storia! Sono arrivata a Milano il 7 Agosto 2009, il giorno dopo sono partita insieme alla famiglia per una vacanza nel sud della Francia, è successo tutto molto velocemente, e direi che nei giorni successivi mi sono letteralmente innamorata dei loro due bambini.

Quanti ricordi, quanto affetto

La più grande, Faustine aveva 1 anno e mezzo circa, mentre il piccolo Max solo 3 mesi, ricordo che all'inizio avevo un pò paura di una responsabilità così grande, ma poi le cose sono venute molto naturalmente. Ho vissuto per circa un anno con loro, è stato un anno bellissimo, ricco di ricordi, di affetto e di emozioni inaspettate, il rapporto con i bambini era molto forte, e anche quello con i genitori, erano giovani e mi sono sentita più come una sorella che come una figlia, ma ho ricevuto davvero delle attenzioni che non mi sarei mai aspettata. Alla fine di questo periodo la Famiglia ha deciso di trasferirsi ad amsterdam per lavoro, mi ha detto che se volevo potevo andare con loro, sarebbero stati felici di avermi ancora, anche se la scelta migliore per me sarebbe stata restare, visto che nel frattempo avevo trovato un lavoro, e degli amici, insomma avevo una vita!

Ho imparato soprattutto a dare e a ricevere affetto

Nell'ultimo periodo infatti i genitori mi sono stati molto vicino, venendo incontro alle mie esigenze, per darmi la possibilità di costruirmi un futuro lavorativo stabile. Dopo la partenza abbiamo continuato a scriverci, e vederci, sono andata a trovarli, e loro sono tornati a Milano un paio di volte, rivedere i bambini è stato bellissimo, ancora adesso a volte mi mancano e ricordo quest'esperienza con tanta tanta nostalgia. Consiglio a tutti di intraprendere un percorso del genere, si ha la possibilità di imparare e insegnare tanto, non parlo solo di una nuova lingua o della propria cultura, ma di imparare a dare affetto, attenzioni, e riceverne altrettante, per me rimarranno sempre come una delle mie due famiglie. In bocca al lupo a tutti e spero sarete fortunati come me.