Procedure d'ingresso per au pair in Italia

Quali documenti sono necessari per il soggiorno alla pari in Italia? Di quale visto hanno bisogno gli au pair? Qui troverete informazioni dettagliate sul visto e le procedure d'ingresso.

Ragazza con valigia in aeroporto

Le disposizioni sono diverse per cittadini UE ed extra UE. 

UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria

EFTA: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera

Stati extra UE: Cittadini provenienti da tutti gli altri paesi

  • Au pair provenienti da uno stato UE/EFTA

    Fase 1: Documento d'identità valido

    Se l'au pair è un cittadino UE, gli basterà la carta d'identità o il passaporto per entrare in Italia. L'importante è che siano in corso di validità.

    Fase 2: La famiglia presenta la Dichiarazione di ospitalità

    La famiglia ospitante è tenuta a presentare la Dichiarazione di ospitalità presso la questura entro le 48 ore successive all'arrivo dell'au pair.

    Fase 3: Iscrizione all'anagrafe

    Se l'au pair deciderà di soggiornare in Italia per un periodo superiore a 3 mesi, dovrà richiedere l'iscrizione anagrafica presso il comune. Per farlo dovrà essere registrato al Servizio Sanitario Nazionale o essere coperto da un'assicurazione sanitaria, nonché disporre di sufficienti mezzi finanziari per il proprio sostentamento. Il comune fornirà immediatamente all'au pair un'attestazione contenente il suo nome e il suo indirizzo.

    Fase 4: Richiesta codice fiscale

    Il codice fiscale è una combinazione di lettere e cifre contenenti i dati identificativi principali (nome, cognome, sesso, data e luogo di nascita) e serve in Italia per l'identificazione dei cittadini.

    Se l'au pair deciderà di soggiornare in Italia per un periodo superiore a 3 mesi, dovrà richiedere il codice fiscale presso l'Agenzia delle Entrate. Per ottenerlo avrà bisogno solo del proprio documento d'identità (originale e fotocopia) e dell'iscrizione anagrafica. L'au pair riceverà quindi immediatamente una copia cartacea del codice fiscale e in un secondo momento gli verrà inviato per posta la tessera sanitaria.

    Fase 5: Iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale

    Se il soggiorno dell'au pair sarà superiore a 3 mesi, dovrà iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale o disporre di una polizza assicurativa stipulata in Italia o nel suo paese che copra il periodo del suo soggiorno.

    Per iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale l'au pair dovrà presentare presso l'ASL (Azienda Sanitaria Locale) competente per territorio un documento d'identità, l'iscrizione anagrafica (o autocertificazione) e il codice fiscale.

  • Au pair provenienti da uno stato extra UE

    Esistono varie opzioni in base al tempo in cui l'au pair desidera soggiornare in Italia.

    Soggiorno fino a 3 mesi: visto turistico

    Fase 1: Richiesta visto turistico

    Se il suo soggiorno in Italia non supera i 90 giorni, l'au pair può entrare in Italia come turista. È necessario visitare il sito del Ministero degli Esteri e scoprire subito se è necessario per l'au pair richiedere un visto turistico e, in caso, quali documenti dovrà presentare. Infatti in base al paese è possibile che basti il passaporto.

    È importante ricordare che anche se all'au pair non servisse il visto, avrà comunque bisogno di un'assicurazione che copra almeno ricoveri ospedalieri e spese di rimpatrio per tutta la durata del soggiorno . L'au pair deve chiedere alla famiglia ospitante di informarsi presso la ASL sulla possibilità di iscriversi al SSN.

    Fase 2: Presentazione dichiarazione di ospitalità

    Entro 48 ore dal suo arrivo l'au pair dovrà andare insieme alla famiglia in questura e presentare la dichiarazione di ospitalità.


    Soggiorno oltre 3 mesi: visto di studio 

    Attenzione: nel caso in cui l'au pair provenisse da un paese extra UE e volesse rimanere in Italia per un periodo superiore a 90 giorni, potrebbe provare a entrare in Italia in qualità di studente. Per poter ottenere un visto di studio l'au pair dovrà essere iscritto ad un corso di lingua italiana che prevede un minimo di 20 ore settimanali. È pertanto fondamentale chiarire sin da subito con la famiglia ospitante quante ore l'au pair dovrà lavorare e come sarà organizzata la sua tabella di lavoro. Potrebbe, infatti, risultare difficile coordinare quest'ultima con il corso. È necessario ricordare, inoltre, che le autorità per l'immigrazione potrebbero rifiutare il suo ingresso nel paese nel caso in cui sospettassero la volontà dell'au pair di lavorare a tempo pieno pur entrando in Italia in quanto studente. 

    Fase 1: Iscrizione a una scuola accreditata

    Per prima cosa l'au pair dovrà iscriversi a un corso di lingua italiana. La famiglia ospitante lo aiuterà a trovare il corso più adatto. È importante verificare che la scuola sia accreditata per il rilascio del visto di studio. Inoltre il corso di lingua dovrà prevedere un minimo di 20 ore settimanali.

    Fase 2: Presentazione richiesta di visto

    L'au pair deve andare in ambasciata o consolato con tutti i documenti necessari:

    • certificato d'iscrizione della scuola (rilasciato solo dopo il pagamento del costo totale del corso)
    • passaporto
    • sistemazione alloggiativa (dichiarazione di ospitalità)
    • polizza sanitaria
    • garanzia della disponibilità di mezzi di sostentamento per il soggiorno
    • prova dell'acquisto del biglietto di andata e di ritorno

    L'au pair deve inoltre informarsi in ambasciata o consolato sulla necessità di ulteriori documenti.

    Attenzione! È possibile che, in caso di rifiuto del visto, la scuola di lingua trattenga parte della quota versata a titolo di spese di segreteria.

    Fase 3: Richiesta permesso di soggiorno

    Entro 8 giorni dall'arrivo in Italia, l'au pair deve farsi accompagnare dalla famiglia ospitante presso uno dei seguenti uffici:

    • il Comune
    • il Patronato
    • lo Sportello Unico per l'immigrazione della prefettura
    • le Poste, compilando il modulo del kit

    La sua richiesta dovrà includere:

    • il modulo di richiesta
    • il passaporto con eventuale visto d'ingresso
    • la fotocopia del passaporto
    • 4 foto formato tessera
    • una marca da bollo da € 16

    È possibile trovare maggiori informazioni sulle procedure e i costi sul sito dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS).

  • Per i cittadini provenienti da Australia, Canada o Nuova Zelanda

    Se l'au pair viene da Australia, Canada o Nuova Zelanda ha anche la possibilità di entrare in Italia con il visto "Vacanze-Lavoro".

    Fase 1: Assicurarsi di possedere tutti i requisiti

    Il visto Vacanze-Lavoro viene rilasciato all'interno di accordi bilaterali tra l'Italia e i singoli paesi. I requisiti possono quindi variare tra un programma e l'altro. In generale è però importante tenere a mente che:

    • il visto è rilasciato per una durata di 12 mesi (Attenzione: secondo il regolamento adottato per questa tipologia di visto, durante i 12 mesi potrai lavorare per un massimo di 6 mesi, ma non per più di 3 mesi con la stessa famiglia ospitante).
    • il numero dei visti è limitato*
    • è necessario possedere la nazionalità e risiedere nel paese firmatario dell'accordo
    • è possibile richiedere il visto Vacanze-Lavoro solo una volta nella vita
    • è necessario disporre di un'assicurazione sanitaria.

    *Nota: Se i visti Vacanze-Lavoro sono esauriti, è comunque possibile richiedere un visto di studio.

    Fase 2: Richiesta di visto

    È necessario presentare domanda di visto presso l'ambasciata o il consolato italiano. Tipicamente la documentazione richiesta include:

    • modulo di richiesta
    • passaporto in corso di validità
    • foto in formato tessera
    • disponibilità di comprovate risorse finanziarie 
    • assicurazione sanitaria
    • biglietto andata e ritorno o comprovate risorse per l'acquisto degli stessi
    • pagamento delle relative tasse amministrative
    • sistemazione alloggiativa (dichiarazione di ospitalità da parte della famiglia ospitante)

    È necessario informarsi in ambasciata o consolato sulla necessità di ulteriori documenti e sui tempi di trattazione della domanda.

    Attenzione! Nel caso in cui la domanda di visto dell'au pair venisse rifiutata, generalmente quest'ultimo non avrà diritto al rimborso delle tasse.

    Fase 3: Richiesta del permesso di soggiorno

    Entro 8 giorni dall'arrivo il Italia, l'au pair dovrà farsi accompagnare dalla famiglia ospitante a presentare la domanda per il permesso di soggiorno presso l'Ufficio Immigrazione della questura. L'au pair dovrà presentare:

    • il modulo di richiesta che gli verrà fornito sul posto
    • 4 foto in formato tessera
    • una marca da bollo da € 16
    • il passaporto con il visto Vacanze-Lavoro
    • una fotocopia del passaporto 
    • l'assicurazione sanitaria

    Informazioni specifiche per paese:

Au pair provenienti da uno stato UE/EFTA

Fase 1: Documento d'identità valido

Se l'au pair è un cittadino UE, gli basterà la carta d'identità o il passaporto per entrare in Italia. L'importante è che siano in corso di validità.

Fase 2: La famiglia presenta la Dichiarazione di ospitalità

La famiglia ospitante è tenuta a presentare la Dichiarazione di ospitalità presso la questura entro le 48 ore successive all'arrivo dell'au pair.

Fase 3: Iscrizione all'anagrafe

Se l'au pair deciderà di soggiornare in Italia per un periodo superiore a 3 mesi, dovrà richiedere l'iscrizione anagrafica presso il comune. Per farlo dovrà essere registrato al Servizio Sanitario Nazionale o essere coperto da un'assicurazione sanitaria, nonché disporre di sufficienti mezzi finanziari per il proprio sostentamento. Il comune fornirà immediatamente all'au pair un'attestazione contenente il suo nome e il suo indirizzo.

Fase 4: Richiesta codice fiscale

Il codice fiscale è una combinazione di lettere e cifre contenenti i dati identificativi principali (nome, cognome, sesso, data e luogo di nascita) e serve in Italia per l'identificazione dei cittadini.

Se l'au pair deciderà di soggiornare in Italia per un periodo superiore a 3 mesi, dovrà richiedere il codice fiscale presso l'Agenzia delle Entrate. Per ottenerlo avrà bisogno solo del proprio documento d'identità (originale e fotocopia) e dell'iscrizione anagrafica. L'au pair riceverà quindi immediatamente una copia cartacea del codice fiscale e in un secondo momento gli verrà inviato per posta la tessera sanitaria.

Fase 5: Iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale

Se il soggiorno dell'au pair sarà superiore a 3 mesi, dovrà iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale o disporre di una polizza assicurativa stipulata in Italia o nel suo paese che copra il periodo del suo soggiorno.

Per iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale l'au pair dovrà presentare presso l'ASL (Azienda Sanitaria Locale) competente per territorio un documento d'identità, l'iscrizione anagrafica (o autocertificazione) e il codice fiscale.

 

Au pair provenienti da uno stato extra UE

Esistono varie opzioni in base al tempo in cui l'au pair desidera soggiornare in Italia.

Soggiorno fino a 3 mesi: visto turistico

Fase 1: Richiesta visto turistico

Se il suo soggiorno in Italia non supera i 90 giorni, l'au pair può entrare in Italia come turista. È necessario visitare il sito del Ministero degli Esteri e scoprire subito se è necessario per l'au pair richiedere un visto turistico e, in caso, quali documenti dovrà presentare. Infatti in base al paese è possibile che basti il passaporto.

È importante ricordare che anche se all'au pair non servisse il visto, avrà comunque bisogno di un'assicurazione che copra almeno ricoveri ospedalieri e spese di rimpatrio per tutta la durata del soggiorno . L'au pair deve chiedere alla famiglia ospitante di informarsi presso la ASL sulla possibilità di iscriversi al SSN.

Fase 2: Presentazione dichiarazione di ospitalità

Entro 48 ore dal suo arrivo l'au pair dovrà andare insieme alla famiglia in questura e presentare la dichiarazione di ospitalità.


Soggiorno oltre 3 mesi: visto di studio 

Attenzione: nel caso in cui l'au pair provenisse da un paese extra UE e volesse rimanere in Italia per un periodo superiore a 90 giorni, potrebbe provare a entrare in Italia in qualità di studente. Per poter ottenere un visto di studio l'au pair dovrà essere iscritto ad un corso di lingua italiana che prevede un minimo di 20 ore settimanali. È pertanto fondamentale chiarire sin da subito con la famiglia ospitante quante ore l'au pair dovrà lavorare e come sarà organizzata la sua tabella di lavoro. Potrebbe, infatti, risultare difficile coordinare quest'ultima con il corso. È necessario ricordare, inoltre, che le autorità per l'immigrazione potrebbero rifiutare il suo ingresso nel paese nel caso in cui sospettassero la volontà dell'au pair di lavorare a tempo pieno pur entrando in Italia in quanto studente. 

Fase 1: Iscrizione a una scuola accreditata

Per prima cosa l'au pair dovrà iscriversi a un corso di lingua italiana. La famiglia ospitante lo aiuterà a trovare il corso più adatto. È importante verificare che la scuola sia accreditata per il rilascio del visto di studio. Inoltre il corso di lingua dovrà prevedere un minimo di 20 ore settimanali.

Fase 2: Presentazione richiesta di visto

L'au pair deve andare in ambasciata o consolato con tutti i documenti necessari:

  • certificato d'iscrizione della scuola (rilasciato solo dopo il pagamento del costo totale del corso)
  • passaporto
  • sistemazione alloggiativa (dichiarazione di ospitalità)
  • polizza sanitaria
  • garanzia della disponibilità di mezzi di sostentamento per il soggiorno
  • prova dell'acquisto del biglietto di andata e di ritorno

L'au pair deve inoltre informarsi in ambasciata o consolato sulla necessità di ulteriori documenti.

Attenzione! È possibile che, in caso di rifiuto del visto, la scuola di lingua trattenga parte della quota versata a titolo di spese di segreteria.

Fase 3: Richiesta permesso di soggiorno

Entro 8 giorni dall'arrivo in Italia, l'au pair deve farsi accompagnare dalla famiglia ospitante presso uno dei seguenti uffici:

  • il Comune
  • il Patronato
  • lo Sportello Unico per l'immigrazione della prefettura
  • le Poste, compilando il modulo del kit

La sua richiesta dovrà includere:

  • il modulo di richiesta
  • il passaporto con eventuale visto d'ingresso
  • la fotocopia del passaporto
  • 4 foto formato tessera
  • una marca da bollo da € 16

È possibile trovare maggiori informazioni sulle procedure e i costi sul sito dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS).

 

Per i cittadini provenienti da Australia, Canada o Nuova Zelanda

Se l'au pair viene da Australia, Canada o Nuova Zelanda ha anche la possibilità di entrare in Italia con il visto "Vacanze-Lavoro".

Fase 1: Assicurarsi di possedere tutti i requisiti

Il visto Vacanze-Lavoro viene rilasciato all'interno di accordi bilaterali tra l'Italia e i singoli paesi. I requisiti possono quindi variare tra un programma e l'altro. In generale è però importante tenere a mente che:

  • il visto è rilasciato per una durata di 12 mesi (Attenzione: secondo il regolamento adottato per questa tipologia di visto, durante i 12 mesi potrai lavorare per un massimo di 6 mesi, ma non per più di 3 mesi con la stessa famiglia ospitante).
  • il numero dei visti è limitato*
  • è necessario possedere la nazionalità e risiedere nel paese firmatario dell'accordo
  • è possibile richiedere il visto Vacanze-Lavoro solo una volta nella vita
  • è necessario disporre di un'assicurazione sanitaria.

*Nota: Se i visti Vacanze-Lavoro sono esauriti, è comunque possibile richiedere un visto di studio.

Fase 2: Richiesta di visto

È necessario presentare domanda di visto presso l'ambasciata o il consolato italiano. Tipicamente la documentazione richiesta include:

  • modulo di richiesta
  • passaporto in corso di validità
  • foto in formato tessera
  • disponibilità di comprovate risorse finanziarie 
  • assicurazione sanitaria
  • biglietto andata e ritorno o comprovate risorse per l'acquisto degli stessi
  • pagamento delle relative tasse amministrative
  • sistemazione alloggiativa (dichiarazione di ospitalità da parte della famiglia ospitante)

È necessario informarsi in ambasciata o consolato sulla necessità di ulteriori documenti e sui tempi di trattazione della domanda.

Attenzione! Nel caso in cui la domanda di visto dell'au pair venisse rifiutata, generalmente quest'ultimo non avrà diritto al rimborso delle tasse.

Fase 3: Richiesta del permesso di soggiorno

Entro 8 giorni dall'arrivo il Italia, l'au pair dovrà farsi accompagnare dalla famiglia ospitante a presentare la domanda per il permesso di soggiorno presso l'Ufficio Immigrazione della questura. L'au pair dovrà presentare:

  • il modulo di richiesta che gli verrà fornito sul posto
  • 4 foto in formato tessera
  • una marca da bollo da € 16
  • il passaporto con il visto Vacanze-Lavoro
  • una fotocopia del passaporto 
  • l'assicurazione sanitaria

Informazioni specifiche per paese:

 

 

Link utili:

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